Fabbrica europa
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prima nazionale

ideazione e regia: Silvia Rampelli
danza: Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Silvia Rampelli
luci: Gianni Staropoli
oggetti di scena:  Luca Servino
produzione: Habillé d'eau, Teatro Furio Camillo, Fondazione Pontedera Teatro - 
4 Cantieri per Fabbrica Europa
coproduzione: ZTL-pro
nell'ambito del progetto 4 Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa

La prassi performativa di Habillé d'eau implica la chiarificazione di un piano di interrogazione teorica sugli elementi che fondano l'atto di presenza e parallelamente l'elaborazione di un nucleo immaginativo, che concretamente verifichi e sostanzi la domanda posta, attraverso l'individuazione di una forma specifica e di una struttura compositiva.
Da oltre un anno la materia-tempo, come oggetto esperibile in sé, è il fuoco della ricerca.
Il fronte è una radicale inversione figura/sfondo, dove il tempo diventi figura e la sostanza sfondo.

Apparentemente focalizzata sull'epifania del tempo, nel grande negativo lasciato dal ritrarsi della sostanza, il luogo di Stato Secondo è, in realtà, la soglia non misurabile del fluire/fruire della durata. La persistenza dell'identico genera una fluttuazione che sfuoca la nozione di identità.
Unità minime, capaci di esporre il processo costitutivo dell'essere fino alla saturazione e alla frammentazione.
Sarà lo spettatore ad accorgersi che l'accadimento si riavvolge come nastro infedele aberrando tratti e misure. Vano contare alla rovescia: qualsiasi successione non equivale al suo inverso. Ulteriore articolazione di una ricognizione sul tempo che aspira - al suo termine - all'assoluta asimmetria dell'incompiuto.

Habillé d'eau 
Dal 1990 Silvia Rampelli approfondisce la propria esperienza della presenza performativa, spingendo la riflessione sul dato umano come oggetto estetico-conoscitivo. Nel 2002 rifonda Habillé d'eau in Italia - dopo la precedente esperienza con Masaki Iwana e Yoko Muronoi in Francia - per intraprendere in totale autonomia una ricerca sulla natura dell'atto. Al progetto italiano aderiscono Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Francesca Proia, Elisabetta di Terlizzi. Con la collaborazione stabile di Gianni Staropoli alle luci, Habillé d'eau ha prodotto Studio per Attis (2002), Refettorio(2003) - Premio per la specificità e l'originalità del linguaggio e delle tecniche corporee all'edizione 2004 dell'International Teatarfest di Sarajevo e vincitore di Movin'Up 2004, Ragazzocane (2005), creazione per La Biennale di Venezia, con la direzione di Romeo Castellucci, insignita del Premio Speciale Ubu 2006. Nel 2006-2007 il gruppo inizia l'indagine sul tempo con esplorazioni di breve durata: Studio sulla percezione di un segmento temporale discrezionalmente definito, Beate, Camera.
Habillé d'eau ha portato il proprio lavoro in Italia, Bosnia, Francia, Stati Uniti. 





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Stazione Leopolda
(Spazio Alcatraz)
14/05/2008 23:30  
Stazione Leopolda
(Spazio Alcatraz)
15/05/2008 21:00