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Rex Cafè
Ardù(ina), cantante jazz italiana, gira l'Europa delle discoteche dagli anni '90, passando, tra le altre, dal Pacha allo Space e all'Amnesia di Ibiza, dal Tenax di Firenze e dall'Echoes di Riccione al Ministry of sound di Londra, e lavorando con i più grandi dj del mondo, da Tony Hamphries a Coccoluto, da Ralf ad Alex Neri, a Leo Mas.
La sua "potente presenza", unita all'intensa voce, ne fa una delle vocalist più interessanti del vecchio continente.
Nel 2001 pubblica una raccolta di ballate erotiche dal titolo Ossessioni d'amore (Edizioni Malatempora) la cui prefazione è curata da Antonio Veneziani, poeta considerato tra i più rappresentativi della scuola romana, autore di Torbida innocenza, I mignotti e Brown sugar.
Veneziani così ci racconta l'opera di Ardù: "La poeta, scrittrice e cantante Ardù viene da una tradizione di maledettismo italiano che ha in Paolo Conte il suo dolce dolente di provincia, in De Andrè il bardo anarchico e in Guccini l'ultimo sessantottino dall'eterno eschimo, ma Ardù è l'oggi. Ha padri, fratelli, pochissime sorelle, niente madri putative. Ardù in queste ballate ride, piange, soffre, gioisce ma soprattutto gode. E mette al centro il suo piacere sessuale (il suo dolore) senza infingimenti, senza mediazioni. Insomma dà ragione al vecchio indimenticabile Baudelaire dei diari quando sostiene che il sesso è il lirismo del popolo".
