Fabbrica europa
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ideazione, coreografia e interpretazione:
Francesco Scavetta
musica/live electronics: Luigi Ceccarelli
clarinetti dal vivo: Paolo Ravaglia
video: Tone Myskja, Francesco Scavetta, Jan Razman
live editing video: Jan Razman
light design: Ruth-Marie Bottheim/Stefano Stacchini
assistente di scena: Gry Kipperberg
oggetti: Johannes Dimpflmeier
production leader: Gry Kipperberg

live* nasce dall'incontro tra il coreografo e danzatore Francesco Scavetta e il compositore  Luigi Ceccarelli (che recentemente ha vinto il prestigioso Premio UBU) e integra, oltre alla musica dal vivo, una forte presenza del video. 

Sviluppatosi a partire da un' investigazione su visione e illusione, quotidianità e irrealtà, artificialità e travisamento, lo spettacolo si svolge in un ambiente acustico e visivo in cui la realtà e la sua riproduzione elettronica/virtuale non sono mai chiaramente definite, ma si intersecano creando relazioni complesse e continuamente variabili. La performance ha luogo in un set di telecamere e monitor, un ring in cui la tecnologia è presente e dissimulata e la visione globale e la percezione del suono sono costantemente messe in gioco.
La triangolazione tra telecamere e monitor e la sovrapposizione di diverse sorgenti di immagini, creano vari livelli di realtà, non solo tra quello che succede in scena e quello che è visibile sullo schermo, ma all'interno dello schermo stesso. La realtà della scena, ripresa in diretta, non coincide con la sua riproduzione sullo schermo. E' come se un corto circuito nella trasmissione delle immagini proiettasse una realtà complessa che giustappone e mischia reale e pensiero, allucinazione e memoria, in un flusso continuo d'interferenze.

La partitura musicale è realizzata da Luigi Ceccarelli con i suoni del clarinettista Paolo Ravaglia, che ha dato con la sua originalità e abilità tecnica un contributo significativo alla realizzazione del lavoro. Durante la performance Ravaglia smonta e rimonta continuamente diversi clarinetti. Gli strumenti ottenuti da questi vari assemblaggi, con l'aggiunta di sordine di ogni tipo, permettono una grande varietà di suoni e di timbri.

Elaborata in tensione con la partitura musicale e in gioco costante con la sua esecuzione dal vivo, la danza include la teatralità del gesto quotidiano e, al tempo stesso, l'artificialità dell'essere naturali. L'ideale di Scavetta, o meglio, la sua utopia è, in fondo, l'atletismo derisorio, l'acrobazia assurda di un corpo in "equilibrio", quello stato di fragilità, non solo fisica, in cui in ogni momento è possibile cadere, anche se ciò non succede.

live* ha vinto il 1° Premio al 30e Concours International de Musique et d'Art Sonore Electroacoustiques de Bourges 2003.

Il progetto è stato prodotto da Wee e da Edison Studio
con il supporto del Norsk Kulturfond, del Fond for lyd og bilde, del Norwegian Foreign Affairs, del Fond for utøvende kunstnere, del Progetto Sonora/CEMAT e dell'Istituto Italiano di Cultura di Oslo
coproduzione: La Biennale di Venezia e Teatro Massimo di Palermo
in collaborazione con: La Corte Ospitale/Teatro Herberia di Rubiera (RE), Teatro Comunale di Cesenatico, Teatro Comunale di Cagli e BIT-Teatergarasjen di Bergen

Francesco Scavetta

Nato a Salerno, studia all'Accademia Nazionale di Danza di Roma, dove si laurea anche in Storia del Teatro e dello Spettacolo all'Università La Sapienza. Nel suo percorso creativo è particolarmente significativo l'incontro con coreografi e maestri del calibro di Anne Teresa De Keersmaeker, Giorgio Rossi, Dominique Dupuy, Lans Gries. Nel 1999 a Oslo fonda, con la danzatrice Gry Kipperberg, la compagnia Wee che in pochi anni si impone come una delle formazioni più interessanti della scena norvegese. Le produzioni del gruppo, spesso frutto di coproduzioni internazionali, mescolano azione teatrale e danza, e sono animate da una costante curiosità per le diverse forme dell'arte. Passando dalle delicate memorie di Daddy always wanted me to grow a pair of wings (1998) al complesso impianto tecnologico di live*, solo creato nel 2002 per la Biennale di Venezia, Scavetta conserva un modo personale di raccontare storie che è stato spesso associato all'atmosfera del sogno e del gioco infantile.

A seguire
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Weeparty/don’t be lazy
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place start date time
Stazione Leopolda
(Sala Musica)
06/05/2008 22:00