Fabbrica europa
italiano english


prima europea

autore: Kenneth H. Brown
regia: Judith Malina
luci e scena: Gary Brackett
produzione: Claire Lebowitz,
Hanon Reznikov, Thomas Walker
con: Gary Brackett, Gene Ardor, Kesh Baggan, Enoch Wu, Andrew Greer,
John Kohan, Tommy McGinn, Jeff Nash, Johanny Paulino,
Christopher OŽBrien Spicer, Bradford Rosenbloom, Evan True, Antwan Ward,
David Copley, David Markham, Morteza Tavakoli

Devastating. (Howard Taubman, The New York Times)
Grim, relentless, supercharged. (The New Yorker)
Unforgettable. (Variety)
A drill, a fist in the guts, a hangover, a nightmare.
(The Sunday Telegraph, London)
Shocking. (New York Post)
A nightmare ballet. (Life)

The Brig, scritto da Kenneth Brown, veterano del Corpo dei Marines sopravvissuto al carcere statunitense nel 1950, è un agghiacciante ritratto sulla brutalità delle prigioni militari. La produzione originale ha vinto l'OBIE Award come migliore pièce nel 1963 e il film di Jonas Mekas che ne è stato tratto ha vinto il Leone d'Oro come migliore documentario al Festival del Cinema di Venezia nell'anno successivo. The Brig, dopo il grande successo riscosso a New York, ha fatto una lunga tournée in Europa fino al 1967.
L'attualità del dibattito che si è aperto in questo inizio di XXI secolo sulle prigioni militari americane nel mondo, da quelle in Iraq a quelle di Guantanamo, dà nuova rilevanza a questo lavoro.  La perversa logica che sta alla base del trattamento dei prigionieri all'interno del sistema militare U.S.A. è resa molto chiaramente nel testo di Brown, scelto per la messa in scena dopo che Judith Malina lesse la traduzione inglese di M.C. Richards, non ancora pubblicata, de Il teatro e il suo doppio di Antonin Artaud, il cui radicale approccio nell'articolare una relazione teatrale tra crudeltà e trascendenza ha trasformato The Brig in un'esperienza fisica di dolore e liberazione.

Fondato nel 1947 da Judith Malina, allieva di Erwin Piscator, e da Julian Beck, pittore espressionista astratto della Scuola di New York, come alternativa immaginativa al teatro commerciale, il Living Theatre ha messo in scena un centinaio di produzioni in otto lingue e in 28 paesi - un corpus di opere che ha influenzato il teatro a livello mondiale.   
Negli anni '50 e nei primi anni '60 a New York la compagnia è stata pioniera di una messa in scena non convenzionale del dramma poetico americano e europea, da Getrude Stein a Paul Goodman, da Kenneth Rexroth a John Ashbery,  da Cocteau a Lorca, Brecht e Pirandello.  
Tra queste produzioni che hanno segnato l'inizio del movimento Off-Broadway figurano Doctor Faustus Lights the Lights, Tonight We Improvise, Many Loves, The Connection e The Brig.
A metà degli anni '60 la compagnia inizia una nuova fase come ensemble nomade. In Europa evolve in un collettivo che vive e lavora insieme alla creazione di una nuova forma di recitazione non artefatta basata sull'impegno fisico e politico dell'attore per trasformare il teatro in un mezzo di trasformazione sociale. Gli esiti più importanti di questo periodo sono Mysteries and Smaller Pieces, Antigone, Frankenstein e Paradise Now.
Negli anni '70, il Living Theatre inizia a creare The Legacy of Cain, un ciclo di lavori per spazi non tradizionali. Dalle prigioni del Brasile ai cancelli delle acciaierie di Pittsburgh, dalle periferie di Palermo alle scuole di New York, questi spettacoli vengono offerti gratuitamente per allargare il più possibile il potenziale pubblico.  
Gli anni '80 vedono il gruppo tornare nei teatri, sviluppando nuove tecniche di coinvolgimento degli spettatori che prima partecipano alle prove della compagnia e poi si cimentano in scena come 'fellow performers'. Di questo periodo sono Prometheus at the Winter Palace, The Yellow Methuselah e The Archaeology of Sleep.
Dopo la morte di Julian Beck nel 1985, Judith Malina e il nuovo direttore artistico Hanon Reznikov aprono un nuovo spazio nel Lower East Side di Manhattan, producendo una serie di lavori, tra cui The Tablets, I and I, The Body of God, Humanity, Rules of Civility, Waste, Echoes of Justice e The Zero Method.  
Dopo la chiusura dello spazio di Third Street nel '93 la compagnia lavora a Anarchia, Utopia e Capital Changes in altri spazi di New York.
Nel 1999, con finanziamenti dell'Unione Europea, il Living restaura il seicentesco Palazzo Spinola di Rocchetta Ligure per creare il Centro Living Europa che diventa spazio di residenza e lavoro per l'attività europea della compagnia. Di questi anni è Resistenza, un lavoro basato sulle vicende degli abitanti del luogo nel periodo dell'occupazione tedesca. Recentemente la compagnia ha messo in scena Resist Now!, un lavoro per le manifestazioni no global in Europa e negli Stati Uniti. 





attachments
 press_IL CORRIERE DELLA SERA

 press_IL MANIFESTO

 press_LA NAZIONE

 press_IL GIORNALE

 press_IL TIRRENO

 press_IL FIRENZE

timetable
place start date time
Stazione Leopolda
(Sala Teatro Danza)
14/05/2008 21:00  
Stazione Leopolda
(Sala Teatro Danza)
13/05/2008 21:00