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Fabbrica europa

Cristina Rizzo
Variazione N°

Giulia Mureddu
Bava




una serata di danza con












Cristina Rizzo
Variazione N°
coreografia, luci: Cristina Rizzo
corpo di ballo: Claudia Piana
musica: Sonic Youth

Contrappunto coreografico per una danzatrice solista concepito nel 2006 e frutto di una collaborazione produttiva tra Cristina Rizzo (già Kinkaleri) con il Balletto di Toscana Junior. Il lavoro prende in prestito direttamente dal balletto classico l'idea di "Variazione", forma istrionistica in cui viene messa in evidenza la bravura e la bellezza del danzatore, e deformando a proprio piacimento i codici stessi della danza, costruisce con una durezza cristallina una figura carica di pathos.




Giulia Mureddu
Bava
coreografia e regia: Giulia Mureddu
in collaborazione con Ulrike Quade
danza: Giulia Mureddu
marionetta: Ulrike Quade
musica: Strawinsky, MatPogo, Bjork, Nohalewis'Mahlon Tails
collage musicale: Robin Tunca, Giulia Mureddu
luci: Roland van Ulden
assistenza: Robin Tunca
costumi: Giulia Mureddu, Ulrike Quade
prodotto da: Danswerkplaats, Amsterdam

nell'ambito di MOVING_movimento 2007
un progetto di Fabbrica Europa; Festival Santarcangelo dei Teatri; Giardino Chiuso / Teatro dei Leggieri, San Gimignano; Officina Giovani - Cantieri Culturali ex Macelli, Prato; Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato

Punto di partenza di questo lavoro di Giulia Mureddu, un duetto tra una danzatrice e una marionetta, è l'idea di indagare il "mostro" che si nasconde in ognuno di noi e di riflettere sulla dualità tra la spinta a lasciarlo emergere e il tentativo di frenarlo o inibirlo. La marionetta viene così a rappresentare il tramite per la disinibizione - il "monster trigger" che rende possibile spogliarci dalle nostre vesti abituali per indossare nuovi o remoti aspetti della nostra personalità, senza tuttavia dovercene assumere la responsabilità.
L'idea di far coesistere due forme artistiche così diverse, la danza e la manipolazione della marionetta, ha portato la coreografa ad intraprendere un lavoro di ricerca sul movimento come elemento visuale e plastico.
Il corpo come scenografia, il dialogo tra performer e manipolatore, l'orientamento rispetto all'oggetto, l'essere al servizio dell'oggetto, sono alcuni degli aspetti che la coreografa ha indagato con esercizi di tecnica e improvvisazione.
La natura plastica e visiva del movimento è stata invece approfondita attraverso un'analisi accurata del materiale gestuale, risalendo all'impulso che ha generato un movimento per poi frammentarlo o "smembrarlo", studiandone e trasformandone la tessitura.




 





timetable
place start date time
Officina Giovani
Prato
11/05/2007 21:30 ingresso libero