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Fabbrica europa

Concerto



Peter Brötzmann: sassofoni, tarogato
Joe McPhee: sassofoni, tromba
Kent Kessler: contrabbasso
Michael Zerang: batteria

in collaborazione con Musicus Concentus - Tradizione in movimento

Un superquartetto, un'autentica "all stars" del new jazz che allinea i talenti di Peter Brötzmann e Joe McPhee, due musicisti attivi dalla metà degli anni '60 e ancora sulla cresta dell'onda, due maestri insuperati divenuti punti di riferimento per le generazioni successive.
Brötzmann e McPhee suoneranno per la prima volta insieme in Italia, nonostante un lungo legame che nel tempo li ha visti accanto numerose volte, in ensemble allargati o con questo quartetto che ha all'attivo il pregevole cd Tales Out Of Time pubblicato dall'etichetta Hatology. Il quartetto di Peter Brötzmann e Joe McPhee propone una musica di grande impatto, un magma sonoro che coinvolge all'istante, dove si bilanciano maestria strumentale e interplay, comunicazione istantanea tra i musicisti e ricerca di nuove possibilità espressive.

Sassofonista, clarinettista, solista di tarogato (strumento della musica popolare ungherese), Peter Brötzmann è sulle scene dalla metà degli anni '60 quando si distinse come solista e compositore, e anche come organizzatore (è tra i fondatori della Free Music Production di Berlinoi). Ha collaborato con la Globe Unity Orchestra, con l'ICP Orchestra, proseguendo fino alle prove con Bill Laswell, Sonny Sharrock e Ronald Shannon Jackson nell'acclamato ensemble Last Exit. Negli ultimi venti anni ha affrontato nuovi contesti sonori, collaborando con musicisti più giovani, di cui è stato uno degli ispiratori principali. Una delle scene più frequentate è quella del new jazz di Chicago, dove ha fondato il Peter Brötzmann Chicago Tentet. E' stato impegnato anche a New York, con musicisti quali William Parker, Hamid Drake, Nasheet Waits, e ha continuato a collaborare con musicisti europei in numerosi gruppi, cercando sempre il confronto con le nuove generazioni. E' attivo anche come artista visivo e i suoi lavori sono stati esposti in prestigiose gallerie.

Sulle scene musicali da oltre 30 anni e con un una discografia che vanta più di 60 titoli, Joe McPhee inizia la sua attività a New York, debuttando nel 1967 col disco Freedom And Unity del trombettista Clifford Thornton. Nel 1974 inizia la sua collaborazione con l'etichetta svizzera Hat Hut, divenuta ora uno dei marchi più prestigiosi e attivi del jazz contemporaneo, ma ideata originariamente da Werner X. Uehlinger esclusivamente per documentare la musica di McPhee. Per la Hat Hut incide opere che sottolineano l'intensità delle sue performance in cui si alternava a differenti strumenti: sax tenore, trombone, tromba, percussioni e tastiere, mostrando una musicalità originale e matura, una sintesi completa di emozione e ricerca di nuove forme. Negli anni '80, stimolato dalle collaborazioni con la compositrice Pauline Oliveros e dalle letture degli scritti del filosofo Edward De Bono, teorizza la Po Music, dove Po sta per "Positivo, Possibile, Poetico" e indica un "processo per muoversi da un insieme di idee in un tentativo di scoprirne di nuove". Negli anni '90 la sua musica è al centro della nuova scena del jazz; incide con i musicisti del nuovo jazz di Chicago, con Ken Vandermark e Jeb Bishop, e collabora con il Chicago Tentet di Peter Brötzmann, con William Parker, con il gruppo norvegese The Thing del sassofonista Mats Gustaffson, ed è leader di numerosi progetti.

Kent Kessler è membro stabile dei Ken Vandermak Five, e, oltre a suonare in gruppi di Chicago, ha collaborato con musicisti europei come il pianista Misha Mengelberg, il batterista Han Bennink, il sassofonista Daniele D'Agaro.
Michael Zerang è attivo al fianco di leader quali Fred Anderson, Ken Vandermark, e collabora, come McPhee e Kessler, con il Chicago Tentet di Peter Brötzmann.


 





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place start date time
Stazione Leopolda
(Sala Musica)
17/05/2007 21:30 € 15 intero
€ 12 ridotto