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Sinfonia Eroica



Michèle-Anne De Mey
SINFONIA EROICA

coreografia: Michèle Anne De Mey
assistenti alla coreografia: Grégory Grosjean, Johanna O'Keefe
assistenza e consulenza musicale: Thierry De Mey
con: Stefan Baier, Géraldine Fournier, Ilse Ghekiere, Gabriella Iacono, Mylèna Leclercq, Adrien Le Quinquis, Eléonore Valére, Gabor Varga, Sandy Wiliams
musica: W. A. Mozart (Ouverture da Bastiano e Bastiana), L. Von Beethoven (Sinfonia L'Eroica; Controdanza n.7; variazioni su L'Eroica), Jimi Hendrix
scenografia: Michel Thuns
Luci: Simon Siegman
Costumi: Isabelle Lhoas
produzione: Charleroi/Danses, Centre chorégraphique de la Communauté française

Sinfonia Eroica: lo spettacolo, la ripresa
Nessuna definizione potrebbe rendere meglio lo spettacolo dell'immagine di un corridore di staffetta  che passa il testimone al suo compagno di squadra. Giochi di frasi musicali e coreografiche riprese dall'uno all'altro, giochi di passaggi, di spostamenti, di movimenti paralleli e diversi che ci raccontano la storia eterna dell'uomo e della donna, delle coppie che si fanno e si disfano, di un gruppo di fronte a una coppia, che delineano la figura mutevole e immortale dell'eroe. Alternanza di momenti ludici e gravi, di danza e non danza, di movimento e di raccoglimento, dove l'energia sposa l'emozione e dove il gesto è un tutt'uno con la musica.
In Sinfonia Eroica, le coppie si formano e si sciolgono, una delle donne resta forzatamente sola, nel corso di storie più suggerite che delineate. Io cerco di mettere in gioco ciò che queste storie scatenano all'esterno della coppia, per percepire dove si situa la complicità maschile in contrapposizione a quella femminile, per afferrare il  rapporto che si stabilisce tra i corpi degli uomini e quelli delle donne nella danza. Mi interrogo anche sulla questione dell'eroe del quotidiano, sull'aspetto eroico della coppia e del gruppo. In che modo diventiamo eroi nella vita e come lo diventiamo a partire dal momento in cui siamo definiti tali dallo sguardo altrui?
Creata nel 1990, Sinfonia Eroica è stata presentata, 16 anni più tardi, nel giugno 2006 a Charleroi per poi partire per nuove tournèe. Ho voluto riprendere Sinfonia perché ci sono molto affezionata: questo spettacolo è stato importante per me, per il mio lavoro e per la vita della compagnia. Anche il pubblico gli ha riservato un accoglienza straordinaria. Ho scelto di prendere un nuovo gruppo di danzatori per ripercorrere, secondo il ricordo che ne ho, il cammino di creazione che ho fatto all'epoca, senza decidere a priori di attualizzare lo spettacolo. Ma se non avessi ritracciato le fasi di creazione insieme ai nuovi danzatori, avrei avuto l'impressione di saltare una tappa. C'è in Sinfonia un modo di approcciare il rapporto tra gruppo e scena che è caratteristico del mio modo di lavorare e che vale oggi come ieri.
E' uno spettacolo in cui tutti gli aspetti - musicale, drammaturgico, scenografico - sono stati elaborati nel profondo, ma che essenzialmente tendono allo slancio collettivo, all'energia che si sprigiona dal gruppo in scena, e che gli dona una forma di semplicità e di leggerezza assolutamente magiche. E questa è la magia che vorrei ritrovare.                                                                

Michèle Anne De Mey



Nel milieu della danza belga e fiamminga, sempre più affollato di coreografi provenienti dalle più diverse discipline, si affaccia Michèle Anne De Mey, una coreografa dalla danza limpida e forte, venata di sfumature evocative quando non narrative, e dall'impalpabile grazia e ironia, caratteristiche forse più francesi che non belghe (...). Sinfonia Eroica "la" rappresenta più di qualsiasi altro spettacolo che abbia creato, perché stigmatizza il suo modo di accostare alla musica una drammaturgia e di slittare dal movimento puro all'evocazione; perché mette in campo il trascolorare della gioia in dolore, della danza in immobilità. (...) Sinfonia Eroica si basa sulla terza sinfonia di Beethoven, l'Eroica (1803), e le linee della danza si sposano alle linee musicali (...). La coreografa (sempre complice Thierry De Mey) ha accostato questo Beethoven a un giovanile Singspiel di Mozart, Bastiano e Bastiana, e ne ha estratto l'ouverture che viene ripresa come leitmotiv (...). La figura dell'eroe in particolare è trattata in senso letterale e confacente all'Eroica ma anche nell'antinomia dell'anti-eroe che non salva gli altri ma se stesso a forza di sopportare la banalità del quotidiano. Così eroi pubblici e anti-eroi privati si muovono in questo spettacolo gioioso di amori solventi anche nell'assetto scenico, ove spesso si passa dalla vertigine dell'altezza alla fluidità dell'acqua. L'intervento di un paso doble, musica di corrida e di un riff di chitarra di Jimi Hendrix serve a demistificare con una distanza aggraziata la pomposità dell'eroismo e delle sue marce trionfali e forse a metterci in guardia dai grandi ideali regolarmente sconfitti nel tramestio della vita. 

Marinella Guatterini


 





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place start date time
Stazione Leopolda
(Sala Teatro Danza)
08/05/2007 21:30