italiano english
Fabbrica europa

La bambola di carne

   PREV / NEXT

Letizia Renzini / Marina Giovannini
La bambola di carne

dal film Die Puppe di Ernst Lubitsch b/n, 1919
regia: Letizia Renzini
coreografia: Marina Giovannini
video, live mix: Letizia Renzini
con: Marina Giovannini, Letizia Renzini
voce in video: Sabina Meyer
scene e disegni: Paolo Fiumi
costumi: Giulia Pecorari
video compositing e animazione:
Raffaele Cafarelli, Gregory Petitqueux
tecnica: Claudio Cantini, Federico Del Lungo, Saverio Damiani
disegno luci: Pieter Jurriaanse, Moritz Zavan
produzione La Biennale di Venezia, Dance Umbrella
nell'ambito del progetto
ENPARTS - European Network of Performing Arts
produzione esecutiva Vortice - Teatro Fondamenta Nuove
in collaborazione con Comune di Venezia -
Assessorato alla Produzione Culturale,
Goethe Institut - Rom,
ISR - Spazio Culturale Svizzero di Venezia,
CAB008
Con il supporto del Programma Cultura dell'Unione Europea


La bambola di carne
è una composizione per tre schermi video, corpi, suono e luci basata sul film di Ernst Lubitsch Die Puppe (1919), misconosciuto gioiello dell'espressionismo tedesco che racconta la storia di Ossi, figlia dell'inventore di bambole Hilarius e del suo doppio meccanico. In La bambola di carne parte della narrazione cinematografica viene rielaborata in video e inserita nell'installazione a tre schermi che diventa così partitura, sfondo e contrappunto: una fantasmagorica casa di bambole, luogo di interpretazioni e relazioni su più piani per le due performer (Marina Giovannini e Letizia Renzini, ovvero la Bambola di Carne e la sua ombra musicale).
In questa sinfonia di linguaggi artistici distinti si riflette sullo spazio e sul tempo; sulle traiettorie del movimento (fisico e psicologico) e le sue possibili relazioni con il contesto sintetico; sulle caratterizzazioni del corpo "muto", il corpo riprodotto tecnicamente (attraverso il cinema, la grande rivoluzione del secolo scorso) e reso simbolo dalla luce, che del cinema è l'essenza e la materia prima. I molti strati simbolici e l'immaginario metaforico sono alleggeriti - come nel cinema "urbano" di Lubitsch - da un approccio analogico, autoriale, che suggerisce ma non svela, e che accoglie lo spettatore con una narrazione fruibile ed emozionante.

Lo spettacolo viene replicato alle h 22:00.





timetable
place start date time
Teatro Studio Scandicci 08/05/2010 19:00