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Giving Voice:
Teatr Zar
Gospels of Childhood.
Overture
Anhelli. The Calling

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Giving Voice:
Teatr Zar
Gospels of Childhood. Overture
Anhelli. The Calling


regia: Jarosław Fret
con: Ditte Berkeley, Kamila Klamut e Nini Julia Bang,
Przemysław  Błaszczak, Tomasz Bojarski, Alessandro Curti,
Jean François Favreau, Aleksandra Kotecka, Jarosław Fret,
Matej Matejka, Ewa Pasikowska, Tomasz Wierzbowski
luci: Bartosz Radziszewski


Gospels of Childhood
racconta l’ultima storia di carne – dopo l’amore, dopo l’umiliazione, dopo la morte – una storia impossibile di resurrezione.
L’interesse del Teatr ZAR verso gli elementi gnostici degli albori del Cristianesimo ha costituito l’impulso iniziale al progetto Gospels of Childhood.
Lo spettacolo oscilla tra due sentieri: la storia della resurrezione di Lazzaro evocata attraverso le parole delle sue sorelle Marta e Maria, e la “testimonianza di Maria Maddalena” la quale, secondo alcune fonti gnostiche, coprì un importante ruolo tra gli apostoli e fu, di fatto, la sorella di Lazzaro.
Tra i testi inclusi nello spettacolo, molti i vangeli apocrifi poco conosciuti come quelli di Maria Maddalena, Filippo e Tommaso, e frammenti di Fedor Dostoevskij e Simone Weil.
Teatr Zar ha raccolto le canzoni dello spettacolo durante le spedizioni in Georgia, Bulgaria e Grecia, condotte tra il 1999 e il 2003. Di rilevante importanza è il lavoro svolto con la popolazione degli Svaneti, che abita nella parte più alta delle montagne del Caucaso. Questo popolo tribale dalle tradizioni centenarie ha conservato vivi i canti funebri, considerati tutt’oggi la più antica forma di polifonia in Georgia e probabilmente nel mondo. Il secondo tema musicale del progetto comprende i canti liturgici della Repubblica monastica ortodossa del Monte Athos. Questi canti, connessi al periodo di Pascha (Pasqua), formano l’ultima parte dello spettacolo, il consolamentum.

Anhelli. The Calling è un omaggio al poeta romantico polacco Juliusz Słowacki e al suo viaggio da Napoli alla Terra Santa attraverso Alessandria, Il Cairo e Damasco, nel corso del quale scrisse il poema Anhelli.
Il nucleo musicale dello spettacolo si basa sugli inni bizantini e sardi e sugli “irmoi” ortodossi.
Il tema di Anhelli risuona dell’essenza del teatro e del suo posto nel mondo.
Unità e disintegrazione della vita, della corporalità, di noi stessi
È l’essere posseduti da un angelo. Come possiamo fornire a un angelo il passaggio attraverso il corpo umano? Come possiamo consentirgli di dimorarvi per un attimo? In che forma musicale? In quale vibrazione?
Anhelli richiama a piccole chiesette di legno di campagna, dove è possibile circondarsi della nostra stessa solitudine, chiusi dentro. Piccoli templi del cuore, piccole chiese del corpo, cappelle e luoghi d’incontro in cui far rivivere lo spirito dei nostri antenati e chiamare gli Angeli.

Foto 1: Matej Matejka, Kamila Klamut-Pawlik, Anhelli. The Calling,
performance by Teatr ZAR, photo by Ken Reynolds

Foto 2: Anhelli. The Calling,
performance by Teatr ZAR, photo by Ken Reynolds





timetable
place start date time
Stazione Leopolda
(Spazio Alcatraz)
21/05/2010 19:00