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Fabbrica europa

Giulia Mureddu
Bava

Gruppo Nanou
Tracce verso il nulla

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nell'ambito di MOVING_movimento 2007
un progetto di Fabbrica Europa; Festival Santarcangelo dei Teatri; Giardino Chiuso / Teatro dei Leggieri, San Gimignano; Officina Giovani - Cantieri Culturali ex Macelli, Prato; Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato


Giulia Mureddu
Bava
coreografia e regia: Giulia Mureddu
in collaborazione con Ulrike Quade
danza: Giulia Mureddu
marionetta: Ulrike Quade
musica: Strawinsky, MatPogo, Bjork, Nohalewis'Mahlon Tails
collage musicale: Robin Tunca, Giulia Mureddu
luci: Roland van Ulden
assistenza: Robin Tunca
costumi: Giulia Mureddu, Ulrike Quade
prodotto da: Danswerkplaats, Amsterdam

Punto di partenza di questo lavoro di Giulia Mureddu, un duetto tra una danzatrice e una marionetta, è l'idea di indagare il "mostro" che si nasconde in ognuno di noi e di riflettere sulla dualità tra la spinta a lasciarlo emergere e il tentativo di frenarlo o inibirlo. La marionetta viene così a rappresentare il tramite per la disinibizione - il "monster trigger" che rende possibile spogliarci dalle nostre vesti abituali per indossare nuovi o remoti aspetti della nostra personalità, senza tuttavia dovercene assumere la responsabilità.
L'idea di far coesistere due forme artistiche così diverse, la danza e la manipolazione della marionetta, ha portato la coreografa ad intraprendere un lavoro di ricerca sul movimento come elemento visuale e plastico.
Il corpo come scenografia, il dialogo tra performer e manipolatore, l'orientamento rispetto all'oggetto, l'essere al servizio dell'oggetto, sono alcuni degli aspetti che la coreografa ha indagato con esercizi di tecnica e improvvisazione.
La natura plastica e visiva del movimento è stata invece approfondita attraverso un'analisi accurata del materiale gestuale, risalendo all'impulso che ha generato un movimento per poi frammentarlo o "smembrarlo", studiandone e trasformandone la tessitura.

Giulia Mureddu. Nata a Roma nel 1973, nel 1991 lascia l'Italia per seguire gli studi alla Theaterschool di Amsterdam, dove si è diplomata nel 1995. Da allora ha intrapreso un'intensa carriera come danzatrice, lavorando con diverse compagnie olandesi tra cui Shusaku Takeuchi, Paul Selwin Norton, Rogie & Company, Hans Hof Ensemble, Dylan Newcomb, Leine & Roebana, Anouk van Dijk e Gabriella Maiorino.
Parallelamente, dal 1996, si è dedicata alla ricerca coreografica, creando diverse produzioni. Nel 1996 realizza la coreografia And Igor saw everything; nel 2000 esordisce con il suo primo assolo Grief-one e due anni dopo crea Learn to drown. Nel 2005 lavora alla prima fase di ricerca di Plugged, portato a termine nel 2006. Successivamente ha iniziato le fasi di ricerca per Bava, in collaborazione con la marionettista Ulrike Quade.
Dal 2006 fa parte del programma ACE (Advanced Choreographic Exploration) del Danswerkplaats di Amsterdam ed è inoltre tra i fondatori del nuovo laboratorio di ricerca Danslab dell'Aja.


Gruppo Nanou
Tracce verso il nulla
un progetto di e con Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci
suono: Roberto Rettura
allestimento: Samantha Turci

Due personaggi, due figuri, abitano uno spazio che non ha contesto.
La scena è scarna, spoglia. Il corpo e la parola fanno un passo indietro per recuperare una bestialità che è propria dell'umano, ma che sta a lato, nascosta.  I personaggi, ricurvi, esplorano uno spazio a loro familiare ma ostile, forse pericoloso.
Figure bestiali, manifestazione di una visione, maschere grottesche.
Un racconto in codice, espresso per simboli e ricordi di gesti che si intersecano in combinazioni complesse, capaci di moltiplicare le "trasversali" non comunicanti.
I corpi non costituiscono figurazioni: nella loro interezza si materializzano in luoghi e tempi diversi, trovando nell'istante un'azione, un fare, per non rimanere imbrigliati in un'immagine. Il punto di vista è sempre fuori dal corpo per aprire ulteriori spazi e tempi. Ogni azione sembra iniziare dove l'altra finisce e viceversa. Certo è che l'infrangersi dei corpi-personaggi, la destrutturazione del linguaggio e l'implosione di ogni elemento narrativo, facendoci saltare oltre il buio del passato, ci riportano come per magia alle origini della visione: allucinazioni che distruggono le forme drammatiche per ricomporle in un quadro astratto, ma mai incompiuto. Brandelli di fatti.
Tutto, irrimediabilmente, si perde per (non) capire che non siamo a guardare i corpi, ma sono loro a guardare noi.

Gruppo Nanou. Nasce a Ravenna nel luglio del 2003. La partecipazione di Kostia, prima produzione del gruppo, alla finale del Premio Scenario (2003) determina il sodalizio artistico fra gli elementi fondatori del gruppo: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura. Questi elementi sono attivi in diversi campi artistici ed impegnati in produzioni e collaborazioni con altri importanti gruppi e compagnie nazionali.
Nel 2005 creano Namoro, coprodotto dal City Arts di Dublino e vincitore del concorso e del premio speciale GD'A-Giovani Danz'Autori 2004/2005. Con questo progetto il gruppo ha partecipato a diverse rassegne di danza contemporanea, tra cui Danae (Milano), Interplay (Torino) e Santarcangelo dei Teatri (Santarcangelo). La loro creazione Desert-Inn del 2006 è stata presentata, tra gli altri, al Festival Ammutinamenti di Ravenna e al Teatro Comunale di Ferrara.





timetable
place start date time
Officina Giovani
Prato
10/05/2007 21:30 ingresso libero