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Fabbrica europa

Pharmakos
Movimento V - Anatomia del sacro




prima nazionale


con Valentina Bravetti, Elisa Gandini, Davide Fabbri
e con la partecipazione di: Terzo Rosetti, Thomas Lombardi
tracce di linguaggi: Elisa Gandini
consulenza fonica: Roberto Colinelli
realizzazione del tavolo anatomico e dei costumi: Plastikart di Istvan Zimmermann
corpo del suono: Elicheinfunzione
ideazione e luci : Claudio Angelini
composizione dei segni: Claudio Angelini, Elisa Gandini, Valentina Bravetti, Davide Fabbri
si ringrazia: Codex Audio
una produzione: Fondazione Pontedera Teatro -
4 Cantieri per Fabbrica Europa,
Città di Ebla, Teatro Diego Fabbri, Comune di Forlì, Aksè

nell'ambito del progetto
4 Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa




"All'epoca in cui compariva in teatro Edipo (V sec. a.C.), esisteva ancora un rituale antichissimo di indubbia derivazione orientale: il Pharmakos. Ogni anno la comunità ateniese sceglieva uno dei suoi membri marginali, afflitto da deformazioni fisiche o psichiche, e lo metteva al bando, accompagnandolo in processione alle porte della città affinché con lui venisse espulso l'insieme delle contaminazioni presenti nel gruppo sociale". (J.P. Vernant, L'uomo greco)
Il Pharmakos doveva attirare su di sé tutta la violenza malefica per trasformarla, con la propria morte, in violenza benefica, pace e fecondità; in greco classico la parola che ne deriva, pharmakon, significa al contempo "male" e "rimedio", "veleno" ed "antidoto".

Movimento V - Anatomia del sacro è l'ultima tappa di Pharmakos, parabola concettuale che comprende cinque movimenti, di cui il primo (Embrione) conteneva già, in potenza, gli elementi fondamentali per uno  sviluppo che si è articolato in una serie di evoluzioni successive.
Nucleo concettuale di Pharmakos è il possibile incontro tra il corpo inteso come oggetto sacrificale, e il corpo inteso come oggetto dell'indagine medico-scientifica, punti estremi di una parabola sulla natura e sull'evoluzione del senso del corpo.

Movimento V - Anatomia del sacro parte dall'etimologia di due parole: anatomia come "taglio" e sacro come "separazione e irradiamento". I due termini, giustapposti, provocano lo stesso effetto prodotto da due specchi messi l'uno di fronte all'altro.

Nella performance lo spazio della scena è diviso a metà da una grande lavagna trasparente: da un lato un tavolo anatomico su cui giace un corpo, dall'altro un semplice tavolo occupato da computer e sintetizzatori collegati alla lavagna la quale genera l'emissione del suono.
Tre figure, il corpo sul tavolo anatomico, il musicista alla guida delle sue macchine elettroniche e un'insegnante (?) che riproduce segni e parole sulla lavagna, incrociano il loro percorso dentro il linguaggio, o meglio, i linguaggi che sono chiamati a esprimere: corpo, suono e scrittura.
A differenza degli altri movimenti, Pharmakos V si focalizza sulla valenza del corpo in termini di linguaggio, come supporto in grado di comunicare o semplicemente generare una molteplicità di segni non immediatamente codificabili, e quindi capace di avvicinarsi al sacro come ambito di moltiplicazione del significato. L'uso del segno scritto e dell'elemento sonoro non fanno altro che allineare e restringere, allargare e accrescere, la foresta di segni che il corpo, dal tavolo anatomico, lancia.
L'azione si svolge al centro della sala e gli spettatori potranno assistervi circolando liberamente attorno ad essa.
Saranno idealmente spettatori di un teatro anatomico: un luogo che anticamente univa alla funzione scientifica (lo studio del corpo) un'ambiguità che sconfinava nell'estetica e nell'arte.

Città di Ebla
Città di Ebla nasce nel 2004 per volontà di Claudio Angelini (regista), Daniele Romualdi (attore), Simona Zauli (attrice), Valentina Bravetti (attrice).
Il nome è un omaggio alla grande civiltà proto-siriana, scoperta nel 1968 da una spedizione italiana, che ha modificato le conoscenze storiche in nostro possesso sull'era anatolico-mesopotamica, portando alla luce una grande città-stato che già nel III millennio a.C. poteva vantare un notevole livello nella struttura societaria, nella scrittura, nell'utilizzo dei materiali e nell'arte.
"Città" è anche una parola materna che contiene in sé la possibilità di contestualizzare e chiarire i limiti ma anche di aprire le porte a un confronto con il resto del territorio.
Oltre al ciclo Pharmakos (Pharmakos - embrione, Movimento II -  Atto barbaro, Movimento III - Orizzonti del campo, Movimento IV -  Corpores fabrica e Movimento V - Anatomia del sacro) Città di Ebla ha prodotto Othello (2005) e Wunderkammer (2006).





timetable
place start date time
Stazione Leopolda
(Spazio Alcatraz)
18/05/2008 20:00 € 10
Stazione Leopolda
(Spazio Alcatraz)
17/05/2008 19:00 € 10