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Atti democratici
La Buena Vida



Carlos Motta
Atti democratici
LA BUENA VIDA

realizzata con il sostegno
dell'Osservatorio per le Arti Contemporanee /
Ente Cassa di Risparmio di Firenze

La Buena Vida / The Good Life è un articolato progetto basato sulla registrazione video e fotografica di 300 interviste realizzate in 12 città dell'America Latina: Bogotà, Colombia; Buenos Aires, Argentina; Caracas, Venezuela; Guatemala City, Guatemala; La Paz, Bolivia; Managua, Nicaragua; Mexico City, Mexico; Panamá City, Panamá; Santiago, Chile; San Salvador, El Salvador; São Paulo, Brazil e Tegucigalpa, Honduras, tra il 2005 e il 2008.
Tra i temi affrontati: la percezione individuale della politica estera degli Stati Uniti, democrazia, leadership e iniquità sociale. Il risultato è un ampio spettro di risposte e opinioni, che variano in relazione alle situazioni locali e alle specifiche forme di governo nei diversi paesi latinoamericani.
Le interviste sono montate cercando di rendere il loro processo di realizzazione trasparente e  per consentire agli spettatori una riflessione inerente al processo di produzione di questi "documenti" video. Il progetto mantiene una distanza critica rispetto all'utilizzo che viene fatto dai principali media di simili strategie di comunicazione, come le interviste per promuovere la "verità" e l'informazione "oggettiva". In altre parole, benché The Good Life utilizzi tecniche comuni al giornalismo e al documentario, esso tuttavia non pretende di mostrare la "realtà come è", ma piuttosto di esporre un'interpretazione soggettiva e personale di "come la realtà dovrebbe essere". Questi documenti non sono neutrali, e la mediazione e l'ideologia dell'artista, così come quella degli intervistati, sono esplicite. The Good Life è stato concepito con l'obiettivo di fare domande sugli anni di sfruttamento e dipendenza che hanno determinato il destino della maggioranza dei civili in tutta l'America Latina. Questo lavoro è nato dal desiderio di generare un dialogo pubblico intergenerazionale sulle azioni degli Stati Uniti in America Latina e sul modo in cui esse sono percepite a seconda del diverso grado e del diverso livello di intervento nella regione. Motta è interessato a investigare la percezione di concetti politici come democrazia e leadership, e in particolare la loro attuazione, considerando il ruolo critico che questi giocano nel nostro sviluppo sociale.
Come questi concetti sono stati costruiti in Paesi così diversi come Honduras o Cile, dove il coinvolgimento degli Stati Uniti è stato completamente differente? Si può parlare di nazioni democratiche in America Latina, una regione geografica caratterizzata dall'ineguaglianza sociale? Qual è il ruolo dei civili e/o dei movimenti sociali all'interno dei diversi sistemi politici della regione? Queste, tra molte altre questioni, sono parte di uno sforzo per sottolineare il bisogno di una sistematizzazione dell'indagine (politica, sociale e storica) e il rifiuto dell'abuso, della manipolazione e della violenza. Il sistema proposto non tenta di imporre un'altra prospettiva egemonica del mondo, ma piuttosto di amplificare voci e opinioni non ascoltate sul complesso sistema di relazioni che hanno mantenuto i Paesi dell'America Latina poveri e sottorappresentati.

Carlos Motta (Bogotà, Colombia, 1978) è un artista che lavora soprattutto tramite la fotografia e le video installazioni, usando strategie di indagine documentaria e sociologica per analizzare eventi politici, nello sforzo di osservare i loro effetti e suggerire modi alternativi di scriverli e leggerli. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali: Institute of Contemporary Art (ICA), Philadelphia, PA, USA; Lower Manhattan Cultural Council, New York, NY, USA; rum46, Aarhus, Denmark; Real Art Ways, Hartford, CT, USA; Kevin Bruk Gallery, Miami, FL, USA; Winkleman Gallery, New York, NY, USA; e Alliance Française, Bogotá, Colombia.
Tra le mostre collettive: CCS Bard Hessel Museum of Art, New York, USA; Palazzo Papesse, Siena, Italia; Foam_Fotografie Museum, Amsterdam, Olanda; TEOR/éTica, San José, Costa Rica; Sara Meltzer Gallery, NY, USA; VideoBrasil, Sao Paolo, Brasile; Prometeo Associazione per l'Arte Contemporanea, Lucca, Italia; Artists Space, NY, USA; Museum of Modern Art, Bogota, Colombia; SF Camerawork, San Francisco, USA; e Fries Museum, Groningen, Olanda. I suoi video inoltre sono stati proiettati: International Short Film Festival Oberhausen, Oberhausen, Germania (2007); Festival des Cinémas Différents de Paris, Centre Culturel La Clef, Parigi, Francia (2006); 4ème Festival International du Cinéma Iranien en Exil, (Screening), Parigi, Francia (2006); e VideoBrasil, Sao Paolo, Brasile (2005).  





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14/05/2009 18:30