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La maison du sourd



Compagnie Catherine Diverrès                           prima nazionale
LA MAISON DU SOURD                                      
coreografia: Catherine Diverrès
collaborazione artistica, scenografia: Laurent Peduzzi
danzatori: Fabrice Dasse, Julien Fouché, Emilio Urbina,
Thierry Micouin, Mónica García, Pilar Andrés Contreras
musicisti: Seijiro Murayama - percussioni,
Jean-Luc Guionnet - computer, Mattin - computer e voce
artisti invitati: Mónica Valenciano - coreografa,
Chus Domínguez - video maker
luci: Marie-Christine Soma, Eric Corlay - assistente
costumi: Cidalia da Costa, Claude Gorophal - assistente
film del fuoco: Thierry Micouin
nell'ambito di La Francia si muove

Il titolo della nuova creazione della coreografa francese Catherine Diverrès fa riferimento alla Quinta del Sordo, la casa nei dintorni di Madrid dove Goya dipinse la celebre serie delle "pitture nere", una sequenza di scene allucinanti che sembrano dipinte sotto l'effetto della follia. Catherine Diverrès ne riprende alcune allusioni che fanno scivolare il reale tra le pieghe del fantasmagorico, interrogandosi sui confini fisici, geografici, mentali e sui limiti tra passato e presente, tra sogno e realtà. Nel testo coreografico la Spagna non è concepita come uno spazio di finzione, ma diventa "un pretesto, un pre-testo, un'architettura dei sensi, un motore immaginario del presente". Da qui prende spunto il movimento dei danzatori, basato sull'improvvisazione ma circoscritto dai temi che pongono domande sull'identità e sulla comunità. Un ulteriore piano filosofico è creato dai testi di Rodrigo Garzía e Maria Zambrano che costituiscono il materiale drammaturgico, sotterraneo, della pièce. Il dialogo che si instaura tra diversi linguaggi artistici (danza, musica dal vivo, parola e video) ci porta sulla soglia instabile in cui ogni immagine si misura con il proprio essere, che sia evanescente, su un tulle, registrata o in diretta. Non un succedaneo del mondo, ma la sua realtà in tutte le sue dimensioni. La poesia è un acceleratore della coscienza scrive Roberto Juarroz, poeta argentino caro a Catherine Diverrès che ne La maison du sourd dispiega una danza tutta in tensione, sfiorata ora da un soffio, ora da una forza incomparabile e segnata da turbamenti e fratture da cui scaturiscono momenti di toccante fluidità e grazia. Dalla Maison du sourd Catherine Diverrès sembra spiare l'alba...

Catherine Diverrès si forma al Mudra di Béjart. Si impone a metà anni '80 grazie ai suoi duetti con Bernardo Montet, conosciuto nel '79 nella compagnia di Dominique Bagouet. Nel 1982 in Giappone segue l'insegnamento di Kazuo Ohno. Tornata in Europa, fonda la compagnia Studio DM. Nel 1994 diventa direttrice, con Bernardo Montet, del Centre Chorégraphique National de Rennes et de Bretagne, di cui è direttrice unica dal '98. La sua scrittura coreografica è aspra e lontana da ogni seduzione, ma anche metafisica, politica e ricca di suggestioni tratte da letteratura e filosofia. Tra i suoi lavori principali: San (2001), Échos (2003), Alla prima (2005), Blowin' (2007).

Produzione: Centre Chorégraphique National de Rennes
et de Bretagne
In coproduzione con: Le Théâtre National de Bretagne - Rennes, Ville de Lorient - Grand Théâtre, Laboral Escena - Asturias,
L'Association d'Octobre -  Compagnie Catherine Diverrès
Con il sostegno di: INAEM - Ministère de la Culture d'Espagne, DeMon - Ambassade de France à Madrid, Cultures France - Ministère des Affaires Etrangères e Ville de Rennes, Nuovi Mecenati, Nouveaux Mécènes – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea
Ringraziamenti: Istituto francese di Madrid





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place start date time
Stazione Leopolda
(Sala Teatro Danza)
06/05/2009 20:00