di Samuel Beckett regia: Roberto Baccicon: Luisa Pasello, Silvia Pasello, Savino Paparella, Tazio Torrini e con: Davide Pini Carenziconsulenza drammaturgica: Stefano Geracibrano musicale originale: Ares Tavolazziuna produzione Fondazione Pontedera TeatroIl tema dell'attesa segue quelli già incontrati nei tre spettacoli precedenti della Compagnia Laboratorio di Pontedera, tutti e tre ispirati a grandi romanzi della letteratura mondiale. Nel primo, Oblomov, dall'omonimo romanzo di Gonciarov, la sfinge dello spettacolo era racchiusa in una piccola frase: quando ci si sveglia si è morti. Nel secondo lavoro, Ciò che resta, ispirato a La Montagna incantata di Thomas Mann, il tema si nascondeva nel titolo stesso pensando a ciò che resta da ora alla morte. Nella terza opera, nata da L'Idiota di Dostoevskij, Il Raglio dell'asino, fisarmonica del dolore secondo i versi del poeta Sandro Penna, il titolo richiamava alla possibile esistenza di un essere assolutamente buono simile ad un asino/Cristo. Tutti e tre gli spettacoli interrogano i relativi romanzi di origine, non solo per i temi espliciti o nascosti che essi racchiudono, ma anche per la forma che il teatro, nella sua autonomia, deve ricercare per poter reagire e rendersi autonomo dalla scrittura letteraria. Con Aspettando Godot, un classico della letteratura teatrale, il cerchio si chiude. Questa volta tutto sembra già scritto, tutto sembra già indicato fin nei minimi dettagli. Lo spartito è lì sul pianoforte, non resta che eseguirlo. Ma qui sta la trappola e la sfida si fa veramente difficile.