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Fabbrica europa

RONALD
VAN DER MEIJS



L'installazione è visitabile
dalle h 24.00 alle h 01.00

Ronal van der Meijs
PARTHENOCARP
installazione sonora, 2010


concept, produzione e design: Ronald van der Meijs

materiali: compensato okumè, cavi di acciaio, metallo,
ebano,
acero, trapani elettrici, luci UVA,
sistemi di irrigazione, piante di cetriolo



L'opera Parthenocarp dell'artista olandese Ronald van der Meijs è una grande installazione artistica musicale il cui suono è influenzato dalla crescita di tre piante di cetriolo. L'opera si compone di tre quadri sonori, ognuno con la sua corda di acciaio sospesa. Questi cavi sono collegati a una gabbia in metallo che alloggia un frutto di cetriolo; un filo meccanico di teflon cambia a seconda della lunghezza delle piante e delle modalità di crescita.
Così il suono muta nel corso della mostra, rispetto alle variazioni di crescita dei cetrioli.

Il suono sarà in costante evoluzione nel corso della durata del Festival, poiché ogni corda, separatamente, viene "suonata" da una pianta di cetriolo che cresce grazie a rifornimenti di acqua e illuminazione artificiale. I cetrioli vengono utilizzati come "lenti pistoni trainanti" in una gabbia di metallo, quasi come un dito meccanico che scivola sulla lunga corda.
Il titolo dell'opera si riferisce agli ortaggi coltivati nelle moderne serre con la tecnica della partenocarpia – da qui il titolo dell’installazione -, selezionati in modo da escludere i fiori maschili. Solo i fiori femminili creano infatti splendidi frutti lucidi, senza semi né peluria. Crescono così privi di alcuna forma di impollinazione o fecondazione.

Con Parthenocarp van der Meijs vuole raccontare della conversione di Overstad, una proprietà industriale, in un nuovo quartiere urbano vicino al centro storico di Alkmaar, città olandese di quasi 100mila abitanti, a nord di Amsterdam, non lontana dal mare, da cui la separa una catena di dune. “Un lento processo di trasformazione urbana da area agricola a industriale, per divenire oggi un centro residenziale”, riflette van der Meijs, “non solo associata ai cambiamenti dell'ambiente costruito, ma anche alle reazioni di scetticismo e di opposizione dei residenti e dei partiti politici d'opposizione”. Allo stesso modo, conclude l'artista, “il suono creato da Parthenocarp si trasforma molto lentamente durante l’esposizione, ed è soggetto ad una combinazione di armonia e disarmonia”.


Ronald van der Meijs, nato nel 1966 a Tilburg, vive e lavora ad Amsterdam. Ha studiato Progettazione Architettonica e si è laureato nel 1993 presso l'Accademia di Belle Arti St. Joost / Avans Hogeschool in Breda. Dal 1993 concentra principalmente le sue ricerche su progetti architettonici e concetti che concernono in vario modo architettura, arredamento e progetti d'interni. Ha ricevuto diverse borse di Architettura da parte del Governo e ha tenuto mostre in musei e gallerie, come NAI di Rotterdam, il Central Museum di Utrecht nei Paesi Bassi e la Martinez Gallery di New York.
Dal 2001 la sua ricerca si è spostata su riflessioni concettuali formalizzate in installazioni artistiche. Van der Meijs costruisce installazioni site-specific e sculture sia avvalendosi della tecnologia hi-tech, sia di metodi di costruzione rurali, poiché ritiene "affascinante osservare come cerchiamo di controllare le nostre vite e anche la natura, basandoci totalmente sulla tecnologia".
I processi naturali sono oggetto di molte delle sue opere, che indagano le modalità di organizzazione della natura e degli esseri umani attraverso crescita e decadimento nei processi di adattamento evolutivo ad un ambiente mutevole. La sua opera è perciò un dialogo costante tra natura e tecnologia, con un trattamento metaforico e concettuale del suono, sia spaziale che materiale. Ronald van der Meijs ha esposto in musei, gallerie, biennali d'arte e festival in Olanda e all'estero. Ha ricevuto due premi dal Fonds BKVB del Governo Olandese.
www.ronaldvandermeijs.nl


POST ELETTRONICA
a cura di Valentina Gensini e Letizia Renzini


Il progetto indaga i territori della sperimentazione "post-elettronica", in un tributo a John Cage che intende rilevarne l'eredità contemporanea: artisti che condividono un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie. Opere ibride che uniscono musica, video, performance, scultura, suono, rumore, vocaboli di un linguaggio composito dove la gestione di software avanzati si combina al manufatto, nel tentativo di scioglimento dell'approccio concettuale in direzione del coinvolgimento dello spettatore.



date
luogo data inizio orario
STAZIONE LEOPOLDA
Alcatraz
Spazio installazioni
09/05/2012 19:00