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Fabbrica europa

O HORIZON
musica



Theresa Wong
O HORIZON

O Horizon che la violoncellista, improvvisatrice e compositrice statunitense presenta per Post Elettronica prevede una “leggera” interazione con il pubblico, che sarà chiamato a portare oggetti di ogni tipo (di uso comune, o più ricercato) come strumenti per lo svolgimento della performance. Il suono degli oggetti portati dal pubblico si aggiungerà alla voce e al violoncello, svelando una sorta di ritualità del microcosmo sensuale di materiali di uso quotidiano, quasi che - attingendo alle qualità fantastiche al loro interno - gli oggetti diventino veri e propri strumenti.
Horizon O si riferisce allo strato di sottobosco dove avviene la decomposizione. In questa zona ricca di nutrienti, i materiali caduti vengono trasformati in nuovi, subendo un processo lento ma potente di metamorfosi.

Theresa Wong è violoncellista cantante, compositore e improvvisatore. Il suo lavoro comprende musica, teatro e le arti visive. Per la sua formazione in musica classica e design vince una borsa di studio a Fabrica Center di Treviso, Italia, dove approfondisce lo studio delle possibilità di performance creativa attraverso l'improvvisazione e la sinergia di più discipline. Wong è interessata alle possibilità di trasformazione e trasferimento, in ogni opera, sia per l'artista che produce che per lo spettatore a cui l’opera è rivolta.
Ha collaborato con Fred Frith, Luciano Chessa, Carla Kihlstedt, Ellen Fullman e la pioniera della danza Anna Halprin. Wong si è esibita negli Stati Uniti, Europa e Giappone ed ha collaborato con varie università, tra cui CalArts, New England Conservatory e Mills College (dove ha completato un MFA). Attualmente risiede nella zona di San Francisco Bay.
www.theresawong.org


POST ELETTRONICA

a cura di Valentina Gensini e Letizia Renzini

Il progetto indaga i territori della sperimentazione “post-elettronica”, in un tributo a John Cage che intende rilevarne l'eredità contemporanea: artisti che condividono un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie. Opere ibride che uniscono musica, video, performance, scultura, suono, rumore, vocaboli di un linguaggio composito dove la gestione di software avanzati si combina al manufatto, nel tentativo di scioglimento dell’approccio concettuale in direzione del coinvolgimento dello spettatore.



[photo: David Gerhardt, from Burrow: installation by Carole Kim]





date
luogo data inizio orario
STAZIONE LEOPOLDA
Alcatraz
Spazio performance
03/05/2012 22:00